Ciao papà, sai mi ricordo una vita fa quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio. Quei sabato mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde, mi sembrava che quello fosse il camion più grande dell'universo papà… mi ricordo quanto era importante il lavoro che facevamo e che se non era per noi la gente sarebbe morta di freddo… per me tu eri l'uomo più forte del mondo papà. Ti ricordi quei filmini quando mamma si vestiva come Gloria e Diane e i gelati, le partite di football, Quain, Toon… il giorno che partii per la california per poi tornare a casa con l'FBI che mi dava la caccia e quell'agente dell'FBI che dovette mettersi in ginocchio per mettermi le scarpe e tu che dicesti: quello è il tuo posto figlio di puttana ad allacciare le scarpe a George… quello si che fu bello, fu veramente speciale… ricordi papà? E quella volta che mi dicesti che i soldi non sono la realtà? Beh vecchio mio, oggi ho 42 anni e alla fine l'ho capito quello che tentavi di dirmi tanti anni fa… Ora finalmente l'ho capito. Sei il migliore papà! Avrei soltanto voluto fare di più per te… avrei voluto avere più tempo… comunque… Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle. Ti voglio bene papà… un bacio George.
George Jung
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